YOROI ----> L'ARMATURA DEL BU-SHI...., Bella....leggera....funzionale....

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Toratoratora
view post Posted on 26/6/2008, 21:08




YOROI -L'armatura dei Samurai

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L'armatura a disposizione dei Samurai era meno ingombrante e pesante di quelle dei cavalieri medioevali europei, in quanto veniva costruita con materiali in genere più leggeri, ma non per questo si può dire che svolgesse il suo compito in maniera meno efficace.

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La tipologia di queste armature, rifletteva in buona parte le esigenze dei Samurai, dispostissimi a sacrificare lo spessore delle loro protezioni in favore di una maggiore capacità di movimento.
Questo atteggiamento non derivava da un'eccessiva sicurezza ostentata dai guerrieri giapponesi, ma dalla constatazione che nessuna armatura costituiva una barriera impenetrabile per le frecce, le lancie e le spade dei nemici.
Muoversi agilmente era quindi un elemento importante per non sacrificare la propria vita inutilmente.

Come spesso era accaduto per altre dotazioni militari dei Samurai, anche l'armatura assunse per i soldati significati che andavano oltre il suo semplice utilizzo pratico.
Esse erano infatti un segno d'identificazione, d'apparteneza ad un clan.
I lacci, in cuoio o in seta, che univano le varie parti dell'armatura, venivano trattati in modo che ogni gruppo avesse i propri colori distintivi.
Questa caratterizzazione, oltre che un significato simbolico, aveva anche una notevole utilità pratica, infatti, grazie ai colori dei lacci (in Giapponese Odoshi) i Samurai evitavano di uccidere i loro stessi compagni nella confusione della battaglia.
Le allacciature erano anche un segno distintivo, dato che più era fitta la loro trama in un'armatura più elevato era il grado di nobiltà di colui che la indossava. Lo stesso può dirsi per quanto riguarda l'architettura delle armature: un'armatura complessa, ricca di elementi protettivi, apparteneva solitamente ad un condottiero, mentre man mano che si scendeva verso i soldati semplici le protezioni diventavano sempre più limitate.
Oltre alle allacciature, un'altro simbolo d'appartenenza e di nobiltà delle armature, in genere portato sull'elmo e sugli stendardi per essere visto anche a grandi distanze, era il Mom, un emblema, o per meglio dire un vero e proprio marchio registrato con tanto di permesso governativo, che distingueva le varie famiglie.





CITAZIONE
LE ARMI E GLI EQUIPAGGIAMENTI DI UN BUSHI (guerriero)

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FUNDOSHI perizoma, generalmente di lino o cotone sbiancato e foderato in inverno.

SHITAGI camicia molto simile al kimono ma di taglio molto più aderente.

OBI cintura destinata a fissare lo shitagi, girata due volte intorno alla vita ed annodata sul davanti.

YOROI HITATARE veste di grande pregio, spesso decorata con grande maestria da abili artigiani.

KOSHI-ITA calzoni di tipo cerimoniale a spacchi laterali, in battaglia probabilmente sostituiti dagli kobakama, più corti e aderenti, generalmente destinati ai bushi di rango inferiore.
KAWA-TABI calzini di pelle, con la caratteristica cucitura che separa l’alluce, (di stoffa MOBIEN-TABI).
HADAKI gambali di cotone o lino legati alla parte interna del polpaccio.
TSURANUKI stivali foderati in cotone pesante o seta, le suole sono in cuoio rigido.
WARAJI sandali costruiti con vari materiali, si usavano nelle campagne estive.
SUNE-ATE schinieri di lamina metallica laccata o cuoio laccato cuciti su tessuto imbottito.
ABUMI ZURE banda in cuoio e fissata nella parte inerna dello schiniero, atta a proteggere il polpaccio dallo sfregamento contro sella e staffe.
HIZA-YOROI KAKUZURI coppa metallica con funzione di protezione delle ginocchia.
HAIDATE grembiule diviso nel mezzo a protezione delle gambe, poco usato per via dell’intralcio notevole al movimento.
ITA-HAIDATE cosciale di foggia più europea, costituito da lamine curve cucite su tessuto.
KUSAZURI-KYAHAN gambale di maglia metallica, cucito su stoffa imbottita, usato per lo più da fanti o bushi di rango inferiore.

YUGAKE guanti di pelle morbidissima.
KOTE-TEGAI manica di stoffa corazzata da maglia metallica o piastre metalliche.
KAMURI-ITA piastra metallica a protezione della spalla, veniva fissata al petto e alla manica corazzata con due corde di seta intrecciata.
GAKU-NO-ITA piastra metallica a protezione del braccio, fissata con maglia metallica alla manica.
HIJ-GAME cubitiera a protezione del gomito, cucita sulla manica.
IKADA lamine metalliche longitudinali a protezione dell’avanbraccio, poteva essere anche un solo pezzo.
TETSU-GAI piastra modellata a coprire il dorso della mano, comprendeva 4 anelli metallici in cui si infilano le dita, più anticamente comprendeva anche della maglia metallica, poi abbandonata.
TOMI-NAGAKOTE collare di pelle o maglia metallica, arrivava solo fino ai pettorali, era collegato alle maniche corazzate.
WAKI-BIKI lembi di maglia metallica atti a chiudere le fessure tra il do e le maniche corazzate, venivano fissate con botan-gate (bottoni), ganci (kohaze-gake), o corde (himo-tsuki).

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DO’ corpo centrale della corazza costituito da lamine metalliche laccate, generalmente di colore nero, marrone, ruggine o rosso, e unite tra loro tramite allacciature con cordicelle di seta colorata (odoshi-ge) o cuoio; la particolarità dell’allacciatura era quella di formare un disegno o una scala di colori, che donava al DO’ un’aspetto splendido.
HARA-ATE corazza in due pezzi sullo stile delle armature europee, ebbe una scarsa diffusione almeno fino al XV secolo, si pensa che la sua introduzione sia dovuta ai contatti con i mercati portoghesi.
HARAMAKI-DO do aperto sul dorso, in alcuni casi chiuso da una piastra aggiuntiva, denominata la piastra del codardo.
DO’- MARU do allacciato sui lati.
KARA-ATE bretelle imbottite e ricoperte di cuoio, usate per sostenere il do.

SODE spallacci di lamina allacciata come il do’, servivano a proteggere le braccia e le spalle, con lo O-YOROI, erano di forma squadrata e molto ampia, con il DO-MARU, diventavano più curvi e corti, i primi venivano fissati tramite lacci di seta colorata alla schiena (agemaki), i secondi si allacciavano direttamente alla manica corazzata.
HATO-O-NO-HITA piastra legata alla schiena e pendente sul davanti a chiudere il varco tra il do’ e le braccia (sinistra)
SENDAM-NO-ITA idem ma destra.

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KOSHIATE reggispade di varia foggia e forma.
WAZIKASHI spada corta.
TACHI spada lunga, in ambedue i casi sono nomi propri di quella che noi occidentali definiamo katana.
NO-DACHI katana di dimensioni e peso notevolissimi, solitamente portata dietro la schiena.

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NODOWA gorgiera in lamine metalliche allacciate con lo stile odoshi-ge, veniva allacciato con cordicelle al collo.
HACHI coppo dell’elmo, costituito in genere dalle otto alle sedici lamine troncate in cima e unite a mezzo rivettatura.
HOSHI-KUMO lamine parallele al coppo a rinforzo della parte frontale.
TATAMI-KABUTO elmo composto da cechi di lamine unite per allacciature e quindi pieghevole, non usato in battaglia.
HARAIDATE sostegno per cimiero.
MAEDATE cimiero, di varie foggie e materiali.
SHIKORO paranuca, composto da tre a un massimo di sette lamine metalliche laccate e unite con cordicelle di seta, il numero delle lamine metalliche, definiva la tipologia dell’elmo, il sammai-kabuto tre lamine, il gomai-kabuto cinque lamine, l’interno era generalmente laccato di rosso vivo, il tutto era fissato allo haci con rivetti.
FUKIGAESHI formati con il prolungamento di una delle lamine dello shikoro, o con il lembo prolungato dello haci, serviva a deviare i fendenti alle spalle o al viso.
UCHI-BARI sotto elmo formato da cordicelle di pelle a scopo sospensivo.
HACHI-MAKI fascia di seta generalmente bianca portata annodata sulla fronte o sulla nuca, il suo scopo era di impedire al sudore di colare negli occhi durante il combattimento.
MEMPO maschera prottettiva del viso in vari materiali, modellata con sembianze demoniache, aveva lo scopo di terrorizzare il nemico, saldamente collegata all’elmo, aveva la duplice funzione di proteggere il viso, e di rendere l’elmo ben saldo in testa.

GUSOKU-BITSU cassa per custodire l’armatura e l’elmo.

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Sayuri*
view post Posted on 27/6/2008, 19:02




Caspita quante cose che non sapevo!
Grazie Tora
 
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rector
view post Posted on 14/4/2016, 20:43




Il vero GRANDE GIAPPONE >>>>>>>>

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2 replies since 26/6/2008, 21:08   4481 views
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